Di comfort food si sente parlare sempre più spesso. Non sempre, però, si ha la giusta consapevolezza di quello che si chiama in causa quando si utilizza la suddetta espressione.

Dicesi comfort food l’alimento – qualsiasi – che fa scaturire in una determinata persona un alto livello di appagamento emotivo, che va ben oltre a quello del gusto. Si possono associare le due parole sopra menzionate a tantissimi cibi. L’elenco è potenzialmente infinito.

Dalle patatine americane, sempre più popolari in Italia grazie alla possibilità di acquistarle online e, per molte persone, legate ai ricordi dell’infanzia e della spensieratezza, fino alla torta della nonna appena sfornata o a uno specifico frutto, per esempio le ciliegie, sono innumerevoli le alternative che si possono chiamare in causa quando si parla di comfort food.

La storia di un concetto

Il concetto di comfort food, secondo diversi punti di vista teorici, vedrebbe le sue radici nel capolavoro Alla Ricerca del Tempo Perduto, opera di Marcel Proust. Nel romanzo in questione, pubblicato in sette volumi, gli ultimi postumi, fra il 1913 e il 1927, dà spazio a una descrizione ricca di dettagli e dedicata agli effetti, sul suo mondo emotivo, di un cucchiaino di tè nel quale aveva lasciato inzuppare un pezzo di madelaine.

L’utilizzo di espressioni che, nella traduzione in italiano, possono essere rese con verbi come “trasalire” e “delizioso piacere”, rende chiaramente la potenza del comfort food.

Dal punto di vista scientifico, si è iniziato a parlare del suddetto concetto nel 1966, a seguito di una pubblicazione di un articolo scientifico dedicato all’obesità e, in particolare, all’associazione tra il consumo, da parte degli adulti, di alimenti che richiamano ai piaceri e alla spensieratezza degli anni dell’infanzia (durante il periodo dell’emergenza sanitaria, tantissime persone hanno trovato sollievo cucinando tra le mura domestiche e recuperando questi sapori speciali).

Da allora, la ricerca sul comfort food è andata avanti a marce forzate. La scienza ha scoperto, per esempio, che a seguito del consumo di cibi caratterizzati da un importante apporto di grassi e zuccheri è possibile apprezzare un’attivazione del sistema di ricompensa del cervello.

Quando lo si chiama in causa, si inquadra un gruppo di strutture neurali responsabili di diversi aspetti della nostra quotidianità, tra i quali è possibile includere la motivazione a compiere determinate azioni e l’apprendimento associativo, senza dimenticare l’universo delle emozioni positive.

Il sistema di ricompensa attivato dal comfort food caratterizzato dalla presenza di specifici ingredienti – oltre a quelli citati, è il caso di rammentare pure il sale – è il responsabile dell’insorgenza di un’immediata sensazione di relax e di appagamento.

Per questi stati emotivi bisogna dire grazie alla secrezione di ormoni come la dopamina, le endorfine e la serotonina.

La differenza fra donne e uomini

Il modo di approcciarsi alla vita, in molti casi, può risultare molto diverso sulla base del sesso. A dimostrarlo ci pensa pure l’approccio al comfort food. Diversi studi effettuati nel corso degli ultimi decenni hanno permesso di scoprire che, nei soggetti di sesso maschile, il consumo di comfort food partirebbe da emozioni positive. Nelle donne, invece, da stati emozionali negativi.

Come già accennato, i comfort food sono tantissimi, potenzialmente qualsiasi cibo, e non è semplice trovare delle correlazioni che associano determinate caratteristiche individuali alla preferenza verso specifici cibi.

Alcune ricerche, però, hanno scoperto che in alcune zone del mondo, tra cui gli USA, gli uomini tendono ad associare al concetto di comfort food alimenti caldi e molto calorici, tra cui le bistecche.

Il ruolo del clima

Doveroso è citare l’influenza del clima. Come sottolineato da diversi esperti, il freddo causa dei cambiamenti biologici che portano a desiderare di mangiare di più, focalizzandosi in particolare verso cibi caratterizzati da un importante contenuto di zuccheri.

Per completare il quadro dell’associazione tra inverno e comfort food, è essenziale citare il ruolo delle fluttuazioni ormonali tipiche della stagione fredda, un periodo dell’anno in cui l’esposizione ridotta al sole può influire notevolmente sull’umore.

Cos’è il comfort food? è stato modificato il 26 Giugno 2023 da Redazione

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