Quando si parla di ricette dolci si fa riferimento ad un gruppo molto ampio e variegato di preparazioni che -paradossalmente – hanno in comune molto poco se non il fatto di dover contenere necessariamente un ingrediente capace di conferire alla ricetta un sapore dolce.

Lo zucchero, direte voi. Sì, ma non necessariamente. Nella maggior parte dei casi le ricette dolci contengono zucchero è vero ma, molto spesso vengono utilizzati anche dolcificanti alternativi come il miele, il fruttosio, ecc. Lungi da me voler aprire in questa sede un dibattito sulle varie tipologie di dolcificanti, l’esempio mi è servito solo per dimostrare che, quando si parla di dolci, bisogna sempre operare i necessari distinguo.

In linea di massima potremmo suddividere le ricette dolci in 3 macro-categorie:

  • Dolci da forno (torte, Pandispagna, dolci da credenza, lievitati di ricorrenza, briosches, ecc.)
  • Dolci al cucchiaio (creme, mousse, soufflé, gelati, semifreddi)
  • Biscotti

Con il termine dolci da forno ci si riferisce a tutte quelle preparazioni dolci (lievitate o non) che necessitano di essere cotte in forno. Si tratta di una categoria molto ampia che comprende dolci di diverso tipo come: brioches, Pandispagna, torte farcite e lievitati di ricorrenza e dolci da credenza.

Quando parliamo di lievitati di ricorrenza ci  riferiamo a tutti quei dolci come il Pandoro, il Panettone o la Colomba che vengono preparati solo in occasioni particolari come una ricorrenza tradizionale.

Di questo gruppo, infine, fanno parte anche i cosiddetti “dolci da credenza” come crostate, ciambelloni, plumcake, ecc. La caratteristica principale di questa tipologia di ricette dolci è l’assenza di creme e farce deperibili. Il motivo è molto semplice, ai tempi delle nostre nonne questi dolci erano destinati ad essere conservati a temperatura ambiente (nelle credenze appunto) quindi venivano preparati in modo tale da durare per giorni senza deperire.

I dolci da forno sono l’ideale per la colazione e la merenda. Un discorso a parte meritano le torte farcite, di compleanno o nunziali che solitamente vengono servite in occasione di una ricorrenza o di festeggiamenti particolari.

Si definiscono dolci al cucchiaio, invece, tutti quei prodotti di pasticceria che conservano – anche dopo la cottura in forno – una consistenza cremosa, morbida o spumosa e di conseguenza necessitano dell’uso di un cucchiaino per essere mangiati. I dolci al cucchiaio possono essere freddi, semifreddi o cotti. Un sorbetto è un dessert freddo, il tiramisù è un esempio di semifreddo, mentre un sufflé o un tortino al cioccolato sono esempi di dessert al cucchiaio caldi.

I dolci al cucchiaio solitamente sono serviti come fine pasto all’interno di bicchieri, coppette o cocotte.

La terza macro-categoria di ricette dolci sono i biscotti. Il termine biscotti significa letteralmente “cotto due volte”, perché in passato questi dolci venivano cotti due volte per eliminare tutta l’umidità e far sì che si conservassero più a lungo. I biscotti possono essere friabili come i frollini, secchi come le lingue di gatto, duri come i tozzetti e i cantucci, spugnosi come le sponge cake, morbidi come gli amaretti morbidi.

I biscotti possono essere consumati da soli o utilizzati per altre preparazioni vedi, ad esempio, i savoiardi per il Tiramisù. I biscotti sono l’ideale per la colazione, per accompagnare un tè, o, a fine pasto, serviti con del liquore dolce come nel caso dei cantucci con il vino santo.

Dolci da forno, al cucchiaio o biscotti: quali ricette dolci preferite? è stato modificato il 24 Dicembre 2019 da Redazione

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