C’è chi, quando è ai fornelli, ama gli ingredienti classici, quelli che sono in grado di trasmettere la sicurezza di casa e della tradizione e chi, invece, adora l’idea di sperimentare. Esistono diversi punti di riferimento insoliti che possono essere chiamati in causa in questi frangenti. Scopriamone alcuni nelle prossime righe.
Miso
Il miso è il risultato della fermentazione di diversi legumi. Fra i più utilizzati, compare la soia. Abbiamo imparato a conoscerlo e ad amarlo in Italia da quando la cucina orientale è entrata a far parte della nostra quotidianità. Il piatto più celebre che lo vede protagonista è senza dubbio la zuppa. Diversi grandi chef, però, sono andati oltre facendo scelte ardite come l’utilizzo del miso piccante per condire carni alla griglia.
Non c’è che dire: un matrimonio di sapori insolito ma che vale la pena provare se si è delle buone forchette!
Caffè
Quando si pensa al caffè, generalmente non lo si include tra gli ingredienti insoliti che si possono utilizzare in cucina. Se ci si ferma un po’ a riflettere, però, è facile accorgersi che, con il giusto guizzo d’ingegno, lo si può rendere protagonista di ricette estremamente originali. Qualche esempio? Varianti di dolci classici della tradizione come il caffelatte tiramisù.
Come si legge nell’articolo della Torrefazione Noalito, il caffè solubile si può utilizzare anche per marinare il pesce. Se poi si aggiunge dell’anice stellato, il risultato non può che essere da leccarsi i baffi.
Plancton
Siamo abituati a sentire parlare del plancton come del cibo dei cetacei. In pochi sanno che è possibile portare questi minuscoli organismi acquatici galleggianti sulle nostre tavole! Tutto è partito grazie ad Angel Leon, tre stelle Michelin noto anche con l’appellativo di “chef del mare”.
Si deve a una sua intuizione del 2007, frutto del desiderio di non cessare mai le sperimentazioni con ingredienti insoliti, l’introduzione del plancton in cucina. Un’altra tappa importante da considerare è il 2014, anno in cui il cibo dei mammiferi più grandi del mondo è entrato a far parte dell’elenco dei novel food.
Vista la particolarità dell’ingrediente, è naturale farsi domande sul suo sapore. Chi lo ha provato, afferma che a dominare è il salato del mare. Se non ci si ferma alla superficialità, però, è facile accorgersi che c’è molto di più. Si tratta di sentori raffinati, come per esempio quello di tartufo.
Dal punto di vista nutrizionale, il plancton è caratterizzato dalla presenza di grassi buoni e minerali.
Farina di insetti
Al centro dell’attenzione mediatica – e di diverse polemiche politiche – negli ultimi mesi, la farina di insetti si potrebbe definire, a ragione, la regina degli ingredienti insoliti nell’ultimo periodo. Ottenuta soprattutto da grilli e cavallette, è il risultato della riduzione in polvere dei suddetti insetti a seguita di un processo di disidratazione.
Considerata un ingrediente sostenibile – non c’è il problema del consumo di suolo e dell’impiego di risorse idriche – è ricca di proteine e grassi insaturi. Troviamo anche vitamine, per non parlare di minerali come il potassio e il ferro.
Inoltre, è un prodotto privo di glutine. Ciò vuol dire che è adatta anche ai celiaci e ha chi ha ricevuto una diagnosi di intolleranza al suddetto complesso glucidico.
Acqua di acero
L’acqua di acero è la nuova frontiera dei super food. Ottenuta dalla linfa della pianta prima del processo di bollitura che permette di ottenere il celebre sciroppo, uno dei dolcificanti più utilizzati in alternativa allo zucchero, ha un apporto calorico non alto e contiene, tra i vari nutrienti, il manganese. Questo minerale ricopre un ruolo fondamentale per il nostro benessere.
Aiuta infatti a mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue, regola la funzione della tiroide e ottimizza l’assorbimento di nutrienti.
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