Grandi o piccini danno quasi tutti la stessa risposta alla domanda ‘’quale dolce preferisci?”. Ovvero si esclama con l’acquolina in bocca: il tiramisù.

Si tratta di un dolce che fa la storia dell’Italia, che rappresenta una lunghissima tradizione, frutto di una vena romantica fatta di zucchero e di aroma di caffè, adatta ad ogni stagione.

La storia del tiramisù

Ogni ristorante degno di menzione si è creato una sua versione attraente e gustosa del tiramisù. Ad esempio c’è chi lo fa sotto forma di dessert da bicchiere, sbriciolando savoiardi e fondendoli con mascarpone scaglie di cioccolato e cacao in polvere.

Tuttavia la tradizione è tradizione. E sono ormai dodici anni che gli americani tentano invano di appropriarsi dei natali del dolce più buono al mondo. Il quotidiano Washington Post ha infatti provato ad assegnare l’invenzione del tiramisù ad un certo Carminantonio Iannaccone, campano emigrato a Baltimora. Tuttavia gelosi del nostro patrimonio culturale, noi italiani rimaniamo dell’avviso che la creazione di un dolce tanto buono sia opera di Roberto Linguanotto, cuoco del ristorante Le Beccherie di Treviso negli ormai lontani anni ’50.

Le varie versioni

Come abbiamo già anticipato, gli chef e i pasticcieri si sono inventati una moltitudine di varianti del tiramisù. Questo a livello internazionale. Si pensi infatti che in Giappone hanno fatto una sorta di dessert al caffè messo in bottiglia. Della serie, cerchiamo di andare oltre la classicità. Ma si tratta pur sempre di un dolce che piace a tutti proprio perché resta sempre com’è, non cambia sapore, nel suo gusto intenso fatto di caffè e mascarpone.

Resta tuttavia il fatto che dal punto di vista prettamente culinario, la versione più saporita e diffusa è la casereccia: il classico “tiramisù della nonna”.

La mamma, con il grembiulino e la bilancia, mischia zucchero e tuorli d’uovo, monta gli albumi a neve e incorpora tutto al mascarpone. Poi intinge i savoiardi nel caffè e riempie la pirofila facendola in modo gustoso. Ultimo tocco con cacao amaro e il gioco è fatto. Ogni donna che lo prepara presta la massima attenzione agli ingredienti che utilizza. Questo perché sa bene che a fare la differenza sono prodotti di qualità, tipo un caffè come questo prodotto dalla Pasqualini.

La ricetta classica

La classica ricetta mette al primo posto la produzione di crema di mascarpone. Esso prevede l’utilizzo di tre tuorli montati con 150 grammi di zucchero, finché non crea il classico “nastro”. A questo punto da parte si devono montare a neve gli albumi dopodiché lentamente incorporare il tutto con 500 grammi di mascarpone.

Nel frattempo dovrai aver già preparato sei tazze di caffè averle zuccherate e fatte raffreddare. Il caffè serve per intingere i savoiardi e creare lo strato di biscotti su cui si spalma la crema a base di mascarpone ottenuta poc’anzi. In aggiunta a piacere si potrebbe allungare il caffè o aggiungere alla crema un goccio di marsala o di liquore a piacere.

E infatti, dopo che avremo preparato tutti gli ingredienti si può prendere una pirofila, e fare un primo leggerissimo strato di crema alla base. Dopodiché intingere un savoiardo per volta nel caffè senza farlo inzuppare troppo, e iniziare piano piano a creare lo strato. Quando la pirofila sarà coperta alla base di biscotti potremo spalmare una buona parte di mascarpone.

A tal punto potremo iniziare il secondo strato allo stesso identico modo. Ricordiamoci che il mascarpone va steso in modo uniforme, senza essere parsimoniosi e coprendo ogni centimetro di biscotto. Il dolce è quasi pronto. Ora possiamo cospargerlo con del caffè setacciato in polvere o volendo con del cacao amaro e conservarlo in frigo. C’è anche chi lo tiene in freezer per farlo rapprendere almeno un’oretta e lo scongela circa una quarantina di minuti prima di servirlo.

Perché quasi a tutti piace il Tiramisù è stato modificato il 18 Marzo 2019 da Redazione

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