Tra i numerosi alimenti che fanno parte della dieta mediterranea, la mozzarella di bufala DOP si fa apprezzare per il suo sapore intenso e impossibile da confondere. Prodotto tipico della Campania e nello specifico della provincia di Salerno, è un formaggio a pasta filata dalla consistenza elastica che può essere gustato al naturale o utilizzato per la preparazione di numerose pietanze. Per essere certi di avere a che fare con il prodotto DOP è sufficiente verificare la sua etichetta, sulla quale deve essere indicato il contrassegno apposito con ladenominazione di origine protetta. Vale la pena di ricordare che al simbolo del marchio DOP si affianca il logo del Consorzio di Tutela.
La mozzarella e le sue origini
Ottenuta con il latte di bufala, la mozzarella battipaglia ha una forma tondeggiante e presenta l’aroma dolce e al tempo stesso muschiato del latte; in superficie è presente una pellicina piuttosto sottile di tonalità perlacea. Affondano le radici in un passato molto lontano le origini della mozzarella di bufala, anche se risulta piuttosto complicato avere certezze a proposito delle bufale da latte. Pare, comunque, che in Italia il bufalo sia stato introdotto circa 1.400 anni fa, sotto il governo di Agilulfo, re dei Longobrdi. Si ritiene che i bufali di un tempo provenissero dall’area del Nilo e dalle sue paludi, ma c’è chi ipotizza che questo ruminante fosse diffuso anche nell’antica Roma e tra i Greci.
Il latte di bufala
Ciò che rende così speciale la mozzarella di bufala è, ovviamente, il latte che viene usato per produrla. Questo latte è di enorme pregio non solo a livello di gusto, ma anche dal punto di vista nutrizionale, e in effetti vanta molteplici proprietà. Ecco perché la mozzarella – così come tutti gli altri formaggi di bufala – merita di essere considerata un alimento nobile. Non ci sono particolari controindicazioni, inoltre, per ciò che concerne la digeribilità, visto che il contenuto di lattosio è pari circa allo 0.3 per cento.
Cosa cambia tra il latte di bufala e quello vaccino
Il contenuto di acqua è una delle caratteristiche più significative che distinguono il latte di vacca da quello di bufala: quest’ultimo, infatti, ha il 6 per cento di acqua in meno. Di conseguenza, il latte di bufala ha un contenuto più elevato di sostanza secca, il che vuol dire che a livello quantitativo la produzione casearia è superiore.
Il latte di mucca
Il latte di vacca – o di mucca, che dir si voglia – da tempo viene considerato alla base di una sana alimentazione dei bambini. Il merito è della sua completezza sotto il profilo nutrizionale: al suo interno sono presenti proteine, vitamine e sali minerali in grandi quantità. A seconda del livello di scrematura, invece, l’apporto energetico può andare da un minimo di 35 calorie a un massimo di 65, ovviamente prendendo come riferimento 100 grammi di prodotto. La vitamina B2 è una delle più presenti nel latte di mucca, che è anche una fonte preziosa di fosforo e di calcio, sostanze nutritive che si rivelano di fondamentale importante nel corso dello sviluppo del bambino.
Mozzarelle di bufala e di latte vaccino
Il flavour e il sapore della mozzarella di bufala sono più presenti rispetto alla mozzarella di latte vaccino, che ha un tono meno acidulo e addolcito dalla presenza della panna del latte. In 100 grammi di mozzarella di bufala ci sono 288 calorie, il che si traduce in un apporto di energia più elevato rispetto a quello che può essere garantito dalla mozzarella di latte vaccino. Circa il 23 per cento della composizione nutrizionale, poi, è rappresentato da proteine. Le proteine animali sono indispensabili per gli sportivi e per chiunque pratichi attività fisica.
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