Il clafoutis è un dolce francese, tradizionalmente a base di ciliegie ricoperte da una pastella simile a quella delle crêpes, composta cioè da uova, latte (o panna), zucchero e farina.
Come potete immaginare, anche nella versione originale questo dolce è davvero delizioso, ma purtroppo non low FODMAP. Le ciliegie infatti contengono eccesso di fruttosio e di sorbitolo, la farina e il latte, beh… lo sapete già.
Quella che vi propongo oggi è dunque una versione lowFODMAP del clafoutis: ho utilizzato le fragole al posto delle ciliegie, le farine di riso e mandorle al posto di quella di grano e il latte di cocco al posto del latte “normale”.
Infine, ho deciso di sostituire lo zucchero con lo sciroppo d’acero, il risultato? una vera delizia!
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Ciao Elena,
ho scoperto il tuo blog un paio di mesi fa e ne sono proprio contenta. Bellissimo! Complimenti!
Io e te abbiamo due cose grosse in comune: abbiamo tutte e due l’IBS e siamo entrambe italiane che vivono all’estero. Io sto a Oslo.
Volevo commentare 2 delle tue ricette. I muffin di zucchine e bacon sono eccezionali!!! Buonissimi anche se GF. Brava! Il clafoutis alle fragole invece a me purtroppo e’ venuto un disastro 🙁 Quando l’ho tirato fuori dal forno le farine e le uova si erano preticamente separate creando due strati: le uova cotte sopra e la farina al fondo dura e quasi cruda. Non credo che il clafoutis dovrebbe essere cosi’ o mi sbaglio? A presto:-)
Ciao! Grazie mille. 🙂
Hai assolutamente ragione: non dovrebbe venire così.
Due domande:
Che tipo di latte di cocco hai usato? Forse dovrei specificare che va usato quello full-fat il lattina o comunque con almeno un 60-70% di cocco altrimenti è praticamente acqua, mentre per questa ricetta serve un liquido abbastanza corposo, che assomigli un po’ alla panna per intenderci.
Seconda domanda (forse anche in questo caso dovrei aggiungere una nota alla ricetta): hai per caso lasciato riposare l’impasto prima di infornarlo? Magari perché il forno non era caldo etc. Perché in quel caso capirei subito la ragione per cui l’impasto si è depositato, essendo il composto piuttosto liquido. Questo impasto non va lasciato riposare, ma mescolato, versato sulle fragole e infornato subito 😉
Fammi sapere, perché questa ricetta, quando viene bene è davvero eccezionale 😉
A presto,
Elena
Ciao Elena,
grazie per il rapido feedback. Svelato l’arcano… come temevo. Ho sostituito fiduciosa il latte di cocco con il latte a lattosio ridotto, che sicuramente e’ molto piu’ liquido. Forse con la panna sarebbe stato meglio (?). Lo so era piuttosto…far-fetched, ma il cocco non mi piace per niente:( A presto e continua l’ottimo lavoro. Io ti seguo 🙂
Sì, con la panna andrebbe sicuramente molto meglio. E mi raccomando: bisogna preriscaldare bene il forno e infornare subito dopo aver mescolato. Fammi sapere se provi a rifarla 😉
Grazie, immaginavo. Sui punti 2 e 3 c’ero. Ma il latte di cocco sa molto di cocco? E in questa ricetta ad esempio? Mai comprato, non lo sopporto. E si’ che anch’io ho la passione di cucinare e di cose ne ho provate, ma scaglie di cocco/latte di cocco mai.
Sì, da solo sa molto di cocco, ma in questa ricetta il sapore non si sente per nulla una volta che viene mischiato agli altri ingredienti 🙂
Ah! buono a sapersi. AMgari un giorno o l’altro lo provo allora in qualche dolce che lo ‘nasconda’un po’. Grazie!